1. Quale è il momento giusto per sottopormi ad un intervento di chirurgia refrattiva Laser?
Innanzi tutto sarebbe consigliabile aver superato i 20 anni, poi il difetto di vista dovrebbe essere stabile da almeno 2 anni. Generalmente non esiste un’età limite oltre la quale non è più eseguibile, dopo i 50 anni però vanno fatte due considerazioni. La prima è che il Laser corregge solo il difetto visivo da lontano e quindi ci sarà comunque bisogno di un’occhiale da vicino per chi ha superato tale età. Inoltre va valutata bene la possibilità che non vi sia già una cataratta in formazione perché in quel caso è consigliabile eseguire la correzione visiva con l’intervento di cataratta.
2. È possibile che l’intervento non funzioni?
Nella grande maggioranza dei casi si riesce ad eliminare l’uso di occhiali o lenti a contatto per le normali attività quotidiane. In qualche caso può residuare un piccolo difetto che può essere nuovamente trattato con il laser.
3. Come vedrò dopo l’intervento?
La miglior visione che si ottiene dopo l’intervento di chirurgia refrattiva laser sará pari alla migliore visione possibile con gli occhiali o con lenti a contatto. Questo significa che un’occhio "pigro" dall’infanzia (ambliopia) o che per altre malattie non raggiunge un visus massimo non potrá migliorare oltre tali limiti.
4. L’intervento è doloroso?
L’intervento è eseguito in anestesia locale per la quale vengono utilizzate delle gocce di collirio. Durante l’intervento non si sente alcun dolore. Nella PRK e nelle altre tecniche di superficie alcune ore dopo l’intervento compare un dolore la cui intensità varia molto da soggetto a soggetto così come un senso di corpo estraneo e la abbondante lacrimazione. Vengono comunque utilizzati dei colliri e degli antidolorifici che attenuano di molto il dolore e gli altri sintomi. Nella Lasik invece a parte un leggero senso di corpo estraneo il giorno stesso dell’intervento non vi è alcun dolore.
5. Quanto dura l’intervento?
L’intervento dura pochi minuti la maggior parte dei quali dedicati alla preparazione dell’occhio. Il trattamento Laser effettivo dura solo pochi secondi. Nel centro dove attualmente opero viene utilizzato il Laser attualmente più veloce che impiega solo 1,4 secondi per ogni diottria da trattare.
6. Generalmente vengono operati tutti e due gli occhi insieme o uno alla volta?
Generalmente è preferibile operare entrambi gli occhi nel corso della stessa seduta. Ad ogni modo è una decisione che generalmente si prende di comune accordo tra il chirurgo e il paziente.
7. Dopo quanto tempo potrò riprendere a lavorare?
In generale dipende dal tipo di lavoro svolto. Ad esempio, per lavori che si svolgono in ambienti polverosi è consigliabile rimanere a riposo per 20-30 giorni. Per attivitá che richiedono una buona acuità visiva e l’utilizzo del computer è necessario rimanere a riposo dal lavoro per una settimana in caso di Lasik o due/tre settimane per la PRK.
8. L’intervento è ambulatoriale?
Si l’intervento si svolge in regime ambulatoriale. Successivamente si consiglia un periodo di riposo a casa, che va dai 2 al massimo 10 giorni, il tutto dipende dalla tecnica usata e dall’entita’ del difetto visivo da correggere.
9. In quanto tempo si recupera la vista?
Il recupero visivo è in relazione in parte all’entitá del difetto di partenza e in parte alla tecnica chirurgica utilizzata. Alcuni pazienti soprattutto con la tecnica Lasik giá il giorno successivo all’intervento vedono bene (possono spesso già guidare) altri invece necessitano di 3-10 giorni. In entrambi i casi comunque per il recupero totale della vista ci vogliono da 1 a 3 mesi.
10. Posso perdere la vista o avere seri problemi dopo l’intervento?
Le complicanze gravi derivanti da un’intervento di chirurgia refrattiva corneale con laser sono quasi nulle ed eccezionali. Nella maggior parte dei casi le rare complicanze sono o un piccolo residuo del difetto visivo o la percezione di aloni sulle luci in visione notturna. Molto spesso la maggior parte delle rare complicanze si risolvono spontaneamente nel tempo.
11. Nel caso dovesse rimanermi un piccolo difetto di vista dopo l’intervento potrò rimettere le lenti a contatto?
Nella maggior parte dei casi il difetto di vista viene corretto al 100% e non vi è necessità di portare più lenti a contatto o occhiali. Nei rari casi in cui questo accade si può ritoccare il difetto residuo con un successivo piccolo intervento, ma se questo non è possibile o se si preferisce non fare ulteriori interventi, è quasi sempre possibile riprendere l’uso delle lenti a contatto.
12. Nel caso negli anni successivi all’intervento dovesse subentrare una patologia dell’occhio come ad esempio la cataratta sarà operabile?
Il fatto di essere stati operati in passato di chirurgia refrattiva corneale non comporta alcun problema per essere poi sottoposti ad altri interventi per il sopraggiungere di nuove patologie.
13. È importante per un buon risultato il modello di laser utilizzato?
In chirurgia refrattiva Laser il ruolo principale spetta al Laser. È quindi fondamentale che l’attrezzatura Laser sia sempre aggiornata e sottoposta a manutenzione meticolosa e severa. Presso il Centro Medico San Biagio attualmente viene utilizzata una piattaforma Laser costituita da 2 laser, un laser a Femtosecondi ed un Laser ad Eccimeri di ultimissima generazione.
14. Si può ripetere l’operazione laser agli occhi?
In alcuni rari casi dopo l’intervento, a distanza di anni, si può nuovamente presentare un difetto visivo. Quasi sempre si tratta di un difetto di lieve entità che generalmente non determina la necessità di riprendere l’uso di occhiali o lenti a contatto. In altri casi il difetto che ricompare può essere più elevato e richiedere nuovamente una correzione. Questo avviene generalmente se il soggetto si è operato in età molto giovane (18-20 anni) e il difetto visivo non era ancora stabilizzato. Si tratta soprattutto di giovani che spinti dalla necessità di superare un concorso (polizia, carabinieri ecc…) necessitano di essere operati in un momento in cui il difetto visivo è ancora in progressione. In questi casi comunque, se il primo trattamento Laser ha lasciato sufficiente spessore corneale e se la cornea presenta dei buoni raggi di curvatura, è quasi sempre possibile eseguire un secondo intervento.
15. È possibile correggere l’astigmatismo con l’operazione laser agli occhi?
Sì, con le tecniche attuali vi è la possibilità di correzione dell’astigmatismo fino anche a 6 diottrie. I risultati sono ottimi anche se lievemente inferiori alla correzione della miopia. Se infatti un difetto Miopico di 6 diottrie quasi sempre è correggibile al 100% nel caso dell’astigmatismo correggere 6 diottrie può lasciare un residuo di 0,50-0.75 diottrie. Si tratta comunque di un’ottimo risultato se si pensa che quasi sempre astigmatismi fino a 3 diottrie vengono quasi sempre corretti al 100%.
16. È possibile correggere l’ipermetropia con l’operazione laser agli occhi?
Sì, anche l’ipermetropia oggi è correggibile con il laser. Si ottengo ottimi risultati con la correzione di valori non superiori alle 5 diottrie. In questi casi è molto importante eseguire l’intervento con la tecnica Femtolasik in quanto la PRK nell’ipermetropia dà risultati poco stabili. Inoltre è molto importante l’esperienza del chirurgo nel selezionare i casi giusti in quanto una cornea che non presenta curvature appropriate non è una buona candidata ad una correzione laser dell’ipermetropia.
17. È possibile correggere la presbiopia con l'operazione laser agli occhi?
Attualmente esistono alcune tecniche laser per correggere anche il problema della presbiopia. Si tratta però di procedure che al momento possono ancora ritenersi sperimentali in quanto non sempre sono in grado di dare i risultati desiderati salvo che in casi particolari molto selezionati. L'unico trattamento quindi al giorno d’oggi efficace e valido per la correzione della presbiopia risulta essere la sostituzione del cristallino con l'impianto di una lente intraoculare multifocale.
18. È necessaria l’anestesia totale per effettuare l’intervento laser per correggere la miopia o l’astigmatismo e la ipermetropia?
Per questo genere di intervento oggi viene eseguita una anestesia con il semplice utilizzo di gocce anestetiche in collirio.
19. Ci sono dei limiti di età per effettuare l’intervento laser agli occhi?
L’intervento laser per la correzione del difetto visivo può essere eseguito a qualsiasi età dopo i 18 anni. Bisogna considerare però che nelle persone che hanno superato i 50 anni e che sono quindi diventate anche presbiti (difficoltà a mettere a fuoco da vicino) questo intervento risolve sole il problema visivo da lontano. Dopo l’intervento continua quindi ad essere necessario l’utilizzo di occhiali per la lettura da vicino.
20. L’intervento laser è detraibile dalle tasse?
Questo tipo di intervento viene considerato al pari della chirurgia estetica e quindi non rientra fra le spese sanitarie detraibili. In molti casi però si tratta di soggetti che fanno difficoltà ad utilizzare lenti a contatto per problemi di sopraggiunta intolleranza e, che spesso hanno difficoltà per svariati motivi a tollerare la correzione con occhiali. In questo caso allora si tratta di una situazione che può essere considerata, dietro opportuna certificazione medica, detraibile.
21. Posso effettuare l’intervento Laser per correggere la miopia durante la gravidanza e/o l’allattamento?
No, durante la gravidanza e per tutto il periodo dell’allattamento vi sono delle alterazioni delle concentrazioni ormonali della donna che possono determinare delle risposte anomale nella cicatrizzazione e quindi compromettere una completa riuscita dell’intervento. In questi casi si consigli di attendere almeno tre mesi dalla fine dell’allattamento. Nel caso invece si sia alla ricerca di una gravidanza e si voglia eseguire l’intervento, si consiglia di aspettare almeno tre mesi dopo la data dell’intervento.
22. Qual è lo spessore minimo della cornea per l’intervento laser?
Attualmente si ritiene che per effettuare un intervento laser in sicurezza sia necessario avere uno spessore corneale superiore ai 470 micron al centro della cornea. Come sempre però in medicina non esiste un valore assoluto uguale per tutti. Bisogna, infatti, tenere sempre in considerazione altri fattori quali l’età del soggetto, il difetto di vista, la tecnica chirurgica da utilizzare, il diametro della pupilla e altri. Solo un chirurgo esperto in tale chirurgia sarà in grado di fare la valutazione giusta per ogni caso.