Dott. Bruno Scuderi
Oculista, esperto in chirurgia laser.
“Serve per personalizzare il tuo intervento laser ad eccimeri.”
Le aberrazioni ottiche vengono studiate con i cosidetti “aberrometri”. In molti casi lo studio si limita alle aberrazioni anteriori, per cui è sufficiente un topografo corneale dotato dell’apposito software.
In altri casi vengono impiegati aberrometri che sono in grado di valutare le aberrazioni oculari totali (e non solo quelle corneali). Si tratta di strumenti più complessi e costosi, che forniscono comunque utilissime informazioni.
Tali sistemi possono poi interfacciarsi con i laser ad eccimeri. In tal modo l’applicazione dei dati ottenuti con l’Aberrometria viene impiegata in chirurgia refrattiva per correggere oltre al difetto visivo anche le aberrazioni ottiche. Il fine è quello di “personalizzare” il trattamento con laser ad eccimeri con lo scopo di migliorare non solo l’acuità visiva ma anche la qualità visiva post-operatoria.
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